Esami in gravidanza
Analisi e visite da fare in gravidanza
Hai appena scoperto di essere incinta …e ora cosa fare? Ti starai chiedendo quali esami e quante visite sono necessari in gravidanza. Vediamo insieme l’elenco completo, suddiviso per trimestre, dei check, a basso rischio, previsti dal Sistema Sanitario Nazionale ed esenti da ticket purché effettuati presso strutture pubbliche oppure private convenzionate, come i consultori familiari. L’elenco è aggiornato ma potrebbero esserci alcune differenze tra le varie regioni.
Esami del primo trimestre
La prima visita dal ginecologo o dall’ostetrica
Andrebbe fatta entro l’ottava settimana, per controllare che la gravidanza sia partita bene e per chiedere le prime informazioni e chiarire i dubbi iniziali, ma soprattutto per fare un’anamnesi completa sulla salute della futura mamma e su eventuali patologie familiari (diabete, malattie genetiche…). Queste visite ginecologiche/ostetriche sono gratuite se effettuate presso una struttura pubblica o convenzionata, in questo caso però non si potrà scegliere l’operatore. Sono invece a pagamento se effettuate presso strutture non convenzionate con la possibilità però di scegliere il medico/l’ostetrica.
Analisi del sangue e delle urine
È in questa occasione che il ginecologo prescrive i primi esami del sangue e delle urine. Per potervi accedere gratuitamente è necessario che vengano prescritti da un medico di base o un ginecologo che lavora in struttura pubblica e che sulla ricetta sia indicato il codice di esenzione con la settimana di gestazione. Nei primi tre mesi sono gratuiti:
- Gruppo sanguigno di entrambi i genitori
- Emocromo
- Esami infettivologici: HIV, Sifilide, rosolia, toxoplasmosi, epatite B e C. Il test per la rosolia e la toxoplasmosi, nel caso in cui la donna non sia immune, andranno eseguiti ogni 30-40 giorni, fino al parto, per controllare che l’esito sia sempre negativo
- Glicemia
- Il test di Coombs: nel caso la mamma abbia un gruppo sanguigno Rh negativo, anche questo andrà ripetuto fino al parto
- Analisi delle urine, chimico, fisico e microscopico, con urinocultura.
L’ecografia del primo trimestre
Andrebbe fatta dopo la 6°-7° settimana di gestazione e non oltre la 13° per confermare la corretta datazione, la sede, il numero e la vitalità degli embrioni.
Pap-test
Offerto gratuitamente alle donne con età superiore a 24 anni che non lo hanno eseguito negli ultimi 3 anni, come previsto dal Servizio Sanitario Nazionale.
Screening e diagnosi prenatale
Al primo incontro dopo il concepimento il ginecologo fornisce tutte le informazioni per poter scegliere consapevolmente se eseguire esami di screening non invasivi come il test combinato o invasivi come l’amniocentesi e la villocentesi. Attualmente l’accesso al bitest è gratuito per tutte, mentre per la diagnosi prenatale invasiva lo è quando si presume che il feto presenti un rischio di malattia o malformazione superiore a quello medio della popolazione in base ai risultati del test combinato o a condizioni familiari.
Visite ed esami del secondo trimestre di gravidanza
Visite ginecologiche
Anche se durante i nove mesi bastano circa 4 visite dal ginecologo, molte mamme preferiscono effettuarle ogni mese. Nel corso del secondo trimestre di gravidanza, questi appuntamenti sono utili per controllare le analisi effettuate in precedenza, prescrivere eventuali terapie e registrare gli esiti dei test di screening nella cartellina che la futura mamma porta sempre con sé. Il ginecologo inoltre monitora la pressione arteriosa per accorgersi tempestivamente di segnali che possano far prevedere una preeclampsia.
Test urine ed esami sangue
Tra il 4° e il 6° mese di gestazione sono esenti da ticket:
- Emocromo
- Toxotest e Rubeotest se la donna non è immunizzata
- Esame completo delle urine
- Glicemia. Un tempo veniva offerto a tutte le donne l’analisi del sangue da curva da carico di glucosio, oggi questo è gratuito solo per quelle a rischio diabete.
L’ecografia del secondo trimestre
Questa ecografia viene chiamata morfologica, in quanto va ad analizzare in maniera accurata l’anatomia fetale e si effettua tra la 19° e la 21° settimana di gestazione da un ecografista esperto.
Le visite del terzo trimestre di gravidanza
Le visite ginecologiche
Anche in questo caso, il ginecologo controlla gli esiti degli esami svolti, valuta l'aumento di peso, misura la pressione arteriosa. A partire dalla 32-33° settimana si controlla anche la posizione del feto: se questo si presenta podalico si inizierà a valutare con i genitori un insieme di strategie dolci per provare a far girare il piccolo, come ad esempio semplici esercizi fisici, tecniche di rilassamento o la moxibustione. Se questo non dovesse bastare, allora dalla 36° settimana il ginecologo proporrà alla coppia di tentare il rivolgimento del piccolo con manovre esterne (manovre di rivolgimento) che devono essere però effettuate da uno specialista della tecnica.
Le analisi del sangue e delle urine
In questo periodo sono esenti da ticket:
- Emocromo
- Test di Coombs e viene proposta la profilassi anti-D alle donne con fattore Rh negativo.
- Toxoplasma, se non si è immuni, e altre malattie (Test HIV, Epatite B, Sifilide)
- Esame delle urine chimico, fisico e microscopico, più l’urinocultura.
Tampone vaginale
Da fare tra la 34 e la 36° settimana, serve ad escludere la presenza del batterio Streptococco beta-emolitico di gruppo B che può causare gravi infezioni neonatali. In caso di risposta positiva del tampone, alla donna viene offerta una terapia antibiotica.
Ecografia del terzo trimestre
Un tempo offerta di routine, ora è prevista solo in caso di una patologia materna o fetale.
Infine può essere utile sapere che in autunno, il vaccino anti-influenzale è offerto gratuitamente a tutte coloro che si trovano al 2° o 3° trimestre di gravidanza.