Guida all'Allattamento al Seno

Dall'avvio al mantenimento: tutto quello che è importante sapere per vivere naturalmente questo momento unico con il tuo bambino.

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L’allattamento al seno rappresenta il modo più naturale ed efficace per nutrire un neonato, garantendogli benefici unici sia a livello biologico che affettivo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’UNICEF sottolineano l’importanza di iniziare l’allattamento entro la prima ora dalla nascita e di proseguirlo in modo esclusivo fino ai sei mesi di vita, introducendo gradualmente alimenti complementari, ma continuando l’allattamento fino ai due anni o oltre, se desiderato. Questo processo offre una base fondamentale per la salute a breve e lungo termine del bambino, promuovendo non solo il suo sviluppo fisico, ma anche un legame profondo con la madre.

Produzione latte materno: come funziona?

La produzione del latte materno segue un processo fisiologico articolato in più fasi. Durante la gravidanza, la mammella si prepara attraverso stimoli ormonali che inducono cambiamenti strutturali, preparando il tessuto mammario per l’allattamento. Dopo la nascita, la produzione di latte è inizialmente regolata da ormoni come prolattina e ossitocina, con la cosiddetta "montata lattea" che si manifesta nei primi giorni. In seguito, il latte viene prodotto in base alla richiesta del bambino, secondo un meccanismo di domanda e offerta. La composizione del latte materno, che varia nel tempo, risponde in modo dinamico ai bisogni nutrizionali del neonato, evolvendosi da colostro, ricco di anticorpi e nutrienti essenziali, al latte maturo, che contiene proteine, grassi, carboidrati e acqua in proporzioni ideali per la crescita.

Segnali di fame del neonato e posizioni per allattamento

Per un’esperienza di allattamento efficace, è essenziale riconoscere i segnali di fame del neonato, che includono irrequietezza, movimenti della bocca e ricerca del seno, evitando di attendere il pianto, segnale tardivo che può complicare l’allattamento. È importante creare un ambiente tranquillo, privo di distrazioni, e adottare una posizione confortevole sia per la madre che per il bambino, come la posizione a culla o il biological nurturing. Un attacco corretto al seno, in cui il bambino prende sia il capezzolo che una parte dell’areola, è fondamentale per una suzione efficace e indolore. La durata e la frequenza delle poppate variano in base ai bisogni del bambino, che deve potersi staccare spontaneamente quando sazio.

Cosa mangiare in allattamento per supportare la produzione di latte?

L’alimentazione della madre che allatta non richiede particolari restrizioni o regole rigide, ma deve essere varia ed equilibrata. Non è necessario “mangiare per due”, poiché l’energia aggiuntiva necessaria può essere facilmente integrata con porzioni lievemente aumentate. Non ci sono alimenti vietati; al contrario, una dieta ricca e diversificata favorisce l’abitudine del bambino ai sapori che ritroverà durante lo svezzamento. Anche bevande come tè e caffè, se consumate con moderazione, non presentano controindicazioni. Una corretta idratazione, basata sul senso di sete della madre, è sufficiente per supportare la produzione di latte.

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Difficoltà in allattamento ed estrazione del latte materno

In caso di difficoltà, come ragadi, ingorghi o mastite, è fondamentale agire tempestivamente correggendo l’attacco del bambino o utilizzando metodi come massaggi, estrazione manuale del latte o, nei casi più seri, ricorrendo al parere medico. Il latte materno può essere estratto e conservato seguendo regole precise per garantirne la sicurezza e l’efficacia nutrizionale, permettendo alla madre maggiore flessibilità nella gestione dell’allattamento. Anche problematiche come rigurgito e suzione non nutritiva fanno parte del normale sviluppo del neonato e richiedono accorgimenti pratici più che interventi medici.

La valutazione della crescita del bambino deve basarsi su segni affidabili come aumento del peso e regolarità di urine e feci, evitando preoccupazioni eccessive legate a variazioni temporanee. L’allattamento al seno, se ben gestito e supportato, rappresenta un’esperienza unica e insostituibile, con benefici profondi e duraturi per la salute del bambino e della madre.