Come funziona e cosa provoca la produzione di latte materno
Quali fattori determinano l’avvio dell’allattamento al seno e quali ne determinano il mantenimento della produzione nel tempo
La produzione del latte materno è un sistema perfetto dato in natura alla donna grazie al quale la mamma produrrà la quantità che il suo bambino vuole. Vediamo ora come si innesca e come si mantiene questo meraviglioso meccanismo di domanda e offerta.
L’anatomia del seno materno
A differenza di quanto si crede, non esiste un seno migliore di un altro per garantire un buon allattamento. Ogni ghiandola mammaria è dotata di tutto il necessario per produrre il latte di cui ha bisogno il bambino indipendentemente dalla dimensione del seno. La mammella è una ghiandola esocrina organizzata in lobi al cui interno troviamo gli alveoli, unità di riferimento dentro i quali viene prodotto il latte che, grazie a piccoli canali chiamati dotti galattofori raggiunge poi il capezzolo da cui fuoriesce tramite piccoli forellini.
Durante la gravidanza e subito dopo il parto, la mammella va incontro a modificazioni sulla base di stimoli ormonali, in modo da garantire la produzione di latte e porre le condizioni per un allattamento al seno efficace.
Da cosa dipende la produzione di latte materno?
La primissima produzione di latte viene stimolata dagli ormoni: subito dopo il parto i livelli di progesterone ed estrogeni crollano, la prolattina raggiunge livelli elevati e va ad agire sull’alveolo stimolando la produzione. Tuttavia, per mantenere la produzione nel tempo questo non è sufficiente, è necessario che il bambino si alimenti al seno. Da cosa dipende quindi la produzione di latte materno? In generale il livello complessivo di produzione varia in base alle poppate del bambino e in base alla quantità che viene rimossa ad ogni poppata.
La produzione avviene in base a questi principi:
- Quanto più frequentemente si allatta il bambino al seno: il corpo produrrà latte in risposta alla stimolazione del seno.
- Quanto più il bambino è in grado di svuotare il seno, tanto più latte si produrrà per la poppata successiva: la produzione si velocizza in risposta ad un seno svuotato.
Col passare del tempo la mamma aumenterà o diminuirà la produzione fino ad incontrare le esigenze del suo bambino.
Il ruolo dell’ossitocina
Oltre alla prolattina nel primo periodo, e alla stimolazione meccanica poi, affinché il latte possa uscire dal seno è necessario un altro ormone: l’ossitocina, anch’esso secreto dall’ipofisi anteriore e stimolato dalla suzione. L’ossitocina entra in azione durante la poppata, andando a contrarre la muscolatura liscia che circonda l’alveolo e permettendo così la fuoriuscita del latte dal capezzolo. Essa non dipende solamente da fattori meccanici ma anche da stimoli psicologici come vedere il bambino, sentirlo o pensarlo.
Ecco alcuni consigli pratici per favorire la produzione di ossitocina e stimolare quindi la produzione di latte materno, favorendo anche lo svuotamento ottimale del seno:
- Concentrarsi sul bambino: la vista, il suono la presenza e il suo profumo aiutano il flusso degli ormoni.
- Trovare un luogo tranquillo e comodo. Rilassarsi profondamente: visualizzare qualcosa di bello (un prato, dei fiori, il mare, qualunque cosa faccia sentire “bene”), ascoltare dei brani di musica lenta o di rilassamento.
- Ridere: ridere stimola il rilascio di ossitocina. Guardare un film divertente o dei video del comico preferito può essere d’aiuto.