Il peso in gravidanza

Una guida al peso ideale durante la gestazione

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La gravidanza è un momento straordinario nella vita di una donna, ricco di trasformazioni fisiche ed emotive. Tra i vari cambiamenti, il peso in gravidanza gioca un ruolo cruciale nel garantire una gestazione sana e sicura per la mamma e il feto. Monitorare attentamente il peso, adottare abitudini alimentari e uno stile di vita sano sono fondamentali per prevenire complicazioni legate al peso e mantenere il benessere generale.

Perché il peso in gravidanza è importante?

Il peso in gravidanza ha un impatto significativo sulla salute materna e fetale. Un aumento di peso eccessivo, così come uno insufficiente, può aumentare il rischio di complicanze come diabete gestazionale, ipertensione, parto pretermine e problemi di sviluppo fetale. Monitorare regolarmente il peso durante la gravidanza consente di adattare le strategie per mantenere un equilibrio sano.

Come calcolare il peso ideale in gravidanza

Prendere chili in gravidanza è normale. Calcolare il peso in gravidanza è essenziale per garantire un guadagno ponderale adeguato. Il calcolo dovrebbe considerare il peso pre-gravidanza, ma anche fattori come la dieta seguita, il metabolismo, l’esercizio fisico e la predisposizione genetica. 


Per cercare di rispondere alla domanda, “Quanto peso posso prendere in gravidanza?” è utile fare riferimento alle linee guida stabilite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), basate sull’Indice di Massa Corporea (IMC), un indice calcolato dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell’altezza in metri (kg/h2).


L’aumento di peso raccomandato si basa proprio sulle categorie di indice di massa corporea:

  • Individuo sottopeso (BMI < 18.5): aumento di peso tra 12,7 e 18,2 Kg;
  • Individuo normopeso (BMI 18.5 – 24.9): aumento di peso tra 11 e 16 Kg;
  • Individuo sovrappeso (BMI 25.0 – 29.9): aumento di peso tra 6.8 e 11 Kg;
  • Individuo obeso (BMI ≥ 30.0): aumento di peso tra 5 e 9 Kg.

Un recente studio condotto dal Karolinska Institutet di Stoccolma (1) ha evidenziato che, nel caso di un individuo obeso con BMI oltre 40, aumenti di peso inferiori rispetto alle linee guida internazionali redatte dall'Institute of Medicine (IOM) o addirittura una perdita di peso, ridurrebbe il rischio di complicanze durante la gravidanza e outcome avversi materno-fetali. Ad oggi è un primo studio che, se confermato, potrebbe portare a una revisione delle linee guida internazionali sull'aumento di peso in gravidanza per gli individui obesi.


In caso di gravidanza gemellare, l’aumento di peso raccomandato in base all’indice di massa corporea è il seguente (2):

  • Individuo normopeso: aumento di peso gestazionale tra 16,8 e 24,5 kg;
  • Individuo sovrappeso: aumento di peso gestazionale tra 14,1 e 22,7 kg;
  • Individuo obeso: aumento di peso gestazionale tra 11,3 e 19,2 kg.

Aumento di peso in gravidanza: quanti kg si prendono per trimestre?

L’aumento di peso in gravidanza avviene in modo graduale. È importante che la curva del peso in gravidanza segua un andamento equilibrato nei trimestri di gravidanza. Questa curva fornisce una visualizzazione del peso corporeo della donna nel corso della gestazione, consente di monitorare se il guadagno di peso è in linea con le raccomandazioni stabilite ed individuare eventuali variazioni significative che potrebbero richiedere ulteriori approfondimenti.


Nel primo trimestre, in genere, l’aumento di peso è contenuto rispetto ai trimestri successivi, poiché il feto è ancora in fase di sviluppo. Anzi, se si sperimentano i primi sintomi della gravidanza, come nausea, vomito e forte sensibilità a odori e sapori, è possibile addirittura perdere peso. Senza alcun fastidio o carenza alimentare particolare, in questo periodo l’aumento di peso è in media di 500 grammi al mese


Il guadagno di peso maggiore avviene a partire dal 2° trimestre, indicativamente intorno al 4° mese. Il feto cresce rapidamente e, allo stesso tempo, aumenta il peso della placenta e il volume del liquido amniotico. Le esigenze nutrizionali della madre, di conseguenza, aumentano. In questo periodo, l’aumento medio di peso è di circa 350-450 grammi alla settimana


Il guadagno di peso nel terzo trimestre è importante per sostenere la crescita e lo sviluppo del bambino e per preparare il corpo della madre al parto. In questa fase non sono rari disturbi gastrointestinali, come l’acidità di stomaco, causati dalla pressione esercitata dall’utero sullo stomaco. Generalmente, l’aumento di peso si mantiene costante nel corso degli ultimi 3 mesi, circa 200-300 grammi a settimana


In generale, l’aumento di peso durante la gravidanza di una donna normopeso segue questa andamento:

  • 1° trimestre: aumento di circa 1,5-2 kg
  • 2° trimestre: aumento di circa 4,5-5,5 kg;
  • 3° trimestre: aumento di circa 4-5,5 kg

È sempre consigliabile consultare il proprio medico per stabilire un piano alimentare e di gestione del peso adeguato alle proprie esigenze specifiche durante la gravidanza.

Sovrappeso in gravidanza: quali sono i rischi?

Tra le cause di un eccessivo aumento di peso in gravidanza si possono trovare sedentarietà, dieta squilibrata o problemi metabolici. In ogni caso, l’eccessivo aumento di peso in gravidanza può comportare diversi rischi sia per la salute della madre che per quella del feto. 

Alcuni dei principali rischi associati al sovrappeso durante la gravidanza sono:

  • Diabete gestazionale: una condizione in cui il corpo non riesce a regolare correttamente i livelli di zucchero nel sangue, più diffusa tra le donne sovrappeso;
  • Ipertensione e preeclampsia (gestosi): una patologia caratterizzata da aumento della pressione sanguigna, proteine nelle urine ed edemi; 
  • Aumento del rischio di complicazioni durante il parto, come lacerazioni del perineo o necessità di un parto cesareo dovuta a feti macrosomici (oltre i 4kg);
  • Parto pretermine
  • Problemi di sviluppo fetale: aumenta il rischio di anomalie congenite, diabete e obesità infantile.


Se non vi sono particolari problematiche di salute, l’attività fisica è fortemente incoraggiata durante la gravidanza. Fare sport durante la gravidanza è fondamentale per mantenere il peso ideale, insieme ad un’alimentazione bilanciata per fornire nutrienti di qualità in quantità adeguate. 

Controllare il peso in gravidanza: come e ogni quanto pesarsi?

Per monitorare l'aumento di peso in modo accurato durante la gravidanza è consigliato pesarsi non solo durante le visite mediche, ma anche a casa, con l’aiuto di una bilancia domestica. 



Ci si dovrebbe pesare preferibilmente una volta a settimana, alla stessa ora del giorno, con lo stesso abbigliamento (ad esempio, in biancheria intima) e nelle medesime condizioni (per esempio, a stomaco vuoto e dopo aver evacuato). Non è necessario pesarsi tutti i giorni, sarebbe una fonte inutile di stress, ma questo monitoraggio supplementare alle visite mediche, aiuta a rilevare eventuali anomalie nella curva di peso. 


Se rilevi un aumento improvviso di peso, superiore ai valori di riferimento, o una crescita stagnante, parlane subito con tuo medico.

Dieta in gravidanza: il fabbisogno calorico e cosa mangiare

“Durante la gravidanza bisogna mangiare per due?” Assolutamente no, una dieta equilibrata è cruciale per la salute della madre e del bambino. Il fabbisogno calorico aggiuntivo non corrisponde al doppio del normale, anzi.

Secondo quanto stabilito dal Ministero della Salute (3) il surplus calorico si aggira intorno a questi valori: 

  • Invariato, nel primo trimestre;
  • +350 kcal extra al giorno nel secondo trimestre;
  • +460 kcal extra al giorno nel terzo trimestre.

In linea generale, si raccomanda un regime leggermente iperproteico e ipercalorico, con un surplus quotidiano adatto al trimestre: si raccomanda di assumere 8 grammi in più al giorno nel secondo trimestre e 26 grammi in più nel terzo trimestre per favorire lo sviluppo fetale. Consumare alimenti ricchi di nutrienti come frutta e verdura, cereali integrali e proteine magre è fondamentale. In linea generale, si raccomanda un regime leggermente iperproteico poiché le proteine favoriscono lo sviluppo fetale. È importante anche mantenere un adeguato apporto di acqua e evitare cibi ad alto contenuto di zuccheri e grassi saturi. Inoltre, è necessario integrare acido folico, sempre sotto controllo medico, fondamentale per la prevenzione di eventuali difetti del tubo neurale.


Ovviamente, in caso di dubbi o esigenze particolari, è importante farsi assistere da un professionista, come un nutrizionista.

Dimagrire in gravidanza: si può perdere peso?

In linea generale, non è consigliabile dimagrire durante la gravidanza poiché potrebbe avere conseguenze negative sulla salute del bambino. 

Ogni caso, però, è unico, ed è importante valutare attentamente la situazione con un/a professionista del settore, considerando l'indice di massa corporea della donna all'inizio della gravidanza. Se il dimagrimento diventa necessario, è compito del medico ginecologo gestire la situazione clinica, mentre le diete “fai-da-te” sono assolutamente sconsigliate.

Come mantenere un peso sano in gravidanza?

Lo sport durante la gravidanza è un potente alleato per non aumentare di peso più del dovuto: aiuta a bruciare calorie, migliora il sonno, regola l'umore e contribuisce a rafforzare il tuo sistema immunitario. Per mantenere il peso sotto controllo durante la gravidanza, si consigliano almeno 150 minuti di attività fisica settimanale


Tra gli sport più raccomandati, nuoto, camminata, yoga e pilates, sport che possono essere praticati con costanza durante praticamente ogni fase della gravidanza. Ricorda, se si pratica sport con regolarità, va adattato l'apporto calorico di conseguenza. Vanno, invece, evitati gli sport di impatto e troppo intensi, che potrebbero causare ipoglicemia, ovvero una riduzione eccessiva degli zuccheri nel sangue.


Prima di iniziare un'attività sportiva consulta sempre il tuo ginecologo o il medico di fiducia per escludere eventuali situazioni di rischio e per salvaguardare il benessere di mamma e bambino. Il tipo di esercizio durante la gravidanza deve essere valutato insieme a personale medico specializzato e gli esercizi eseguiti secondo le indicazioni di esperti.