Il ciclo mestruale

di Fabiana Toneatto - Dott. ssa Ostetrica

Che cos’è e quali sono le fasi del ciclo mestruale

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Il ciclo mestruale è un processo fisiologico che coinvolge le donne dal momento della pubertà (tra gli 8 e i 12 anni) fino alla menopausa (tra i 45 e i 50 anni). Questo ciclo si ripete mensilmente, coinvolge l’utero e gli organi riproduttivi femminili, ed è controllato da una serie di cambiamenti ormonali che preparano l’utero per una possibile gravidanza. Insieme all’ostetrica Fabiana Toneatto, vediamo una semplice definizione del ciclo mestruale, le principali fasi, i sintomi associati e i disturbi più comuni ad esso correlati.

Che cos’è il ciclo mestruale?

Il ciclo mestruale è il periodo di tempo che inizia con il primo giorno del flusso mestruale (o mestruazione) e termina con il primo giorno della successiva mestruazione. La durata media del ciclo mestruale è di 28 giorni, ma può variare da persona a persona.

Le fasi del ciclo mestruale

Il ciclo mestruale è l’intervallo di tempo che intercorre tra una mestruazione e l’altra e va dal primo giorno di sanguinamento, considerato giorno 1, fino al giorno precedente la mestruazione successiva.

Regolato dagli ormoni, è generalmente diviso in tre fasi principali:


  • Fase follicolare o proliferativa (giorni 1-14): l'inizio della fase follicolare è caratterizzata dalla mestruazione o fase mestruale, durante la quale l’utero elimina la parte superiore del rivestimento uterino più interno, l’endometrio, precedentemente preparato per una possibile gravidanza. Le mestruazioni sono, quindi, segno della mancata fecondazione; mediamente durano 5 giorni con una variabilità cha va da 3 a 7 giorni e comportano una perdita di circa 40-80 ml di sangue misto a residui cellulari. Successivamente a questa prima fase, avviene lentamente la ricostruzione della parte basale dell’endometrio, che si prepara così a ricevere una cellula uovo nel caso fosse fecondata, e aumenta la presenza nell’utero dell’ormone FSH, prodotto dall’ipofisi, utile a stimolare la maturazione del follicolo, quindi dell’ovulo, e la produzione di estrogeni.
  • Fase ovulatoria o ovulazione (giorni 14-15): in questa fase vi è un aumento di progesterone e dell’ormone LH che determina la liberazione dell’ovocita maturo, in uno o nell’altro ovaio. L’ovulo viene rilasciato nella tuba di Falloppio dove rimane per 24 ore in attesa di un’eventuale fecondazione da parte di uno spermatozoo. L’endometrio, intanto, raggiunge il massimo del suo spessore per accogliere l’eventuale ovocita fecondato.
  • Fase secretiva o fase luteale (giorni 15-28): questa fase ha inizio a seguito del rilascio dell’ovocita (ovulazione). Il follicolo ovarico che ha rilasciato l’ovocita diventa corpo luteo, che produce progesterone. Il progesterone prepara l'utero per l'impianto dell'ovulo fecondato. Se la fecondazione non avviene, il corpo luteo si deteriora e i livelli di progesterone diminuiscono, l’endometrio si sfalda, portando così all'inizio della fase mestruale successiva.

La sindrome premestruale

Durante la terza e ultima fase del ciclo mestruale alcune donne possono sperimentare una serie di sintomi di tipo fisico e psicologico, la cosiddetta sindrome premestruale (SPM). Alcuni dei sintomi più comuni includono: 


  • cambiamenti di umore
  • stanchezza
  • cefalea
  • tensione mammaria
  • gonfiore addominale 

Le cause della sindrome premestruale sono varie e, anche se non sono ancora completamente comprese, si ritiene siano da ricercare principalmente nelle fluttuazioni ormonali a cui sono soggette le donne durante la fase luteale. In questa fase, infatti, diminuiscono nell’organismo i livelli di sostanze responsabili dello stato di benessere, come la serotonina, e si verifica un disequilibrio nel rapporto tra estrogeni e progesterone; inoltre, vi è un’alterazione del ricambio idrosalino, con conseguente carenza di minerali, come il magnesio, che comporta cefalea, crampi e gonfiore.

Durata ciclo mestruale: quando è regolare e quando si può dire irregolare?

Un ciclo regolare dura, in media, tra i 23 e i 32 giorni e la mestruazione dovrebbe protrarsi fino ad un massimo di otto giorni. Questa regolarità è più comune nell’età fertile, tra i 20 e i 45 anni. Prima dei 20 anni è abbastanza comune l’irregolarità perché l’assetto uterino e ormonale devono perfezionare la loro funzione. Dopo i 45 anni, invece, ci si avvicina alla menopausa, la fine della vita mestruale, per cui il ciclo tende a diventare più irregolare.

Ciclo irregolare: sintomi e cause

Le alterazioni del ciclo mestruale sono molteplici e possono riguardare la frequenza, la durata e l’entità della mestruazione. Ecco le principali tipologie di irregolarità del ciclo mestruale:


  1. Amenorrea: assenza di mestruazioni per un periodo di tempo prolungato. In alcuni casi, l’amenorrea è una condizione normale della vita di una donna: si parla di amenorrea primaria quando una ragazza non ha ancora avuto la sua prima mestruazione entro l'età di 16 anni, mentre si parla di amenorrea secondaria quando una donna che ha avuto mestruazioni regolari smette di avere le mestruazioni per almeno tre cicli consecutivi. Le possibili cause dell'amenorrea secondaria sono diverse: una gravidanza, l’allattamento, la menopausa o l’assunzione di contraccettivi; ma può essere conseguente anche a disturbi alimentari, all'eccessivo esercizio fisico o a squilibri ormonali (sindrome dell’ovaio policistico, iper o ipotiroidismo, tumori benigni dell’ipofisi, menopausa precoce).
  2. Menorragia: mestruazioni abbondanti, prolungate o anomale. In questi casi potrebbe comparire nella donna un’anemia con carenza di ferro e per questo si consiglia sempre una visita dal proprio ginecologo che provvederà ad un approfondimento con esami del sangue.
  3. Metrorragia: sanguinamento irregolare intermestruale, che si verifica cioè al di fuori del normale ciclo mestruale. Può manifestarsi come spotting leggero o come sanguinamento più abbondante. Una donna può essere affetta da menorragia e metrorragia, si parlerà di menometrorragia. Le cause sono diverse tra cui: alterazioni ormonali, disturbi della coagulazione, patologie dell’apparato genitale, infezioni. In tutti questi casi, è fortemente consigliato un approfondimento diagnostico. 
  4. Oligomenorrea: cicli mestruali con una frequenza inferiore a quella normale, con intervalli di tempo più lunghi tra le mestruazioni. Può essere causata da squilibri ormonali, sindrome dell'ovaio policistico, stress, perdita di peso eccessiva o altre condizioni.


È importante notare che queste sono solo alcune delle principali tipologie di irregolarità del ciclo mestruale e che ci possono essere altre condizioni o disturbi che possono influire sul ciclo mestruale. Se si sospetta di avere un'irregolarità del ciclo mestruale, è consigliabile consultare un medico o un ginecologo per una valutazione accurata e un trattamento adeguato.